venerdì 12 luglio 2013

Ep. 18 - L'Intuizione senza spinta



L'intuizione è che ciò che ti accade non è specifico ma generale. Non chiuso nel tuo esistere come "te" ma aperto ad un generico insieme di esseri viventi "unisenzienti".
E quindi se hai appena parcheggiato sotto casa, con la radio accesa su una canzone melodica italiana che si spegne di botto non appena giri la chiave, e apri la portiera notando la luce interna che si accende e pensi "ce la farò a prendere tutto e ad uscire dalla macchina prima che si spenga?" potresti renderti conto che tanti altri hanno recitato la tua stessa parte. 
Questa è l'intuizione. Quella che ti spinge a scrivere qualche cazzata a riguardo. Dai...non ditemi che non è così, se ci pensate.
Ed è tanto che non scrivo, lo so, ma il motivo è perché non ne avevo bisogno. Perché quando scrivo è perché ho bisogno di sfogarmi di qualcosa o perché ho bisogno di qualcuno che mi dia le sue approvazioni ed elogi su quello che butto giù sul blog-notes.
Ultimamente non ne ho avuto bisogno. Ho trovato una luce in cui cogliere nuova linfa, con cui abbronzarsi. Una sorgente d'acqua viva, una serenità ed un bisogno di purezza. E scrivere, ovvero per me "lamentarmi", non mi è servito più a molto.
Poi però ci sono quei momenti. Quelli che hanno un periodo ben preciso, che possono andare da qualche secondo, a 27 minuti, a 16 mesi. Questi numeri non sono casuali. Hanno un significato ben preciso ed ovviamente non potete capirlo. Non dovete. Perché non l'ho scritti per voi. Sono per me. Per ricordare.
Insomma quei momenti in cui ritocchi col culo per terra e per rialzarti...devi scrivere. Sfogarti. Lamentarti.
L'ultima volta che avevo voglia di scrivere è stato quando sono andato a vedere il nuovo blockbuster sugli zombie (World War Z) e riflettevo sul mio bisogno di trovare una donna che sappia aiutarmi, essere forte e non d'intralcio nel fortuito caso iniziasse una guerra mondiale contro gli zombie e fossimo costretti a scappare e a lottare per proteggere gli eventuali figli. Poi però la mia riflessione si fermava e ho lasciato perdere.
E come un virus...ora che l'ho messa qui anche questa mia riflessione si ferma. Non so come concludere e voglio terribilmente farlo. Non mi va di scrivere; o meglio non mi va che mi vada di scrivere! Per me è come spegnere la luce quando hai paura del buio.
Quindi vi lascio così. Adesso. 

L'intuizione che ha messo in moto la macchina non ha considerato la mancanza di benzina. 
La stazione più vicina...è troppo lontana. 
Di spingere...non mi va.
Mi fermo qui. Apro la portiera. Si accende la luce interna.
"Ce la farò a prendere tutto e ad uscire dalla macchina prima che si spenga?"