Anche un orologio fermo segna
l'ora giusta due volte al giorno.
Tornando a noi: c'è chi ha colto
in questa massima lo scorrere del divenire, l'inesorabile trascorrere del tempo
che avanza sulle macerie delle consolidate consapevolezze! O almeno così ho
letto su YahooAnswers che tanto qualunque cosa chiedi nell'etere c'è sempre
qualche idiota che l'ha chiesto prima di te. La prima parola che mi viene in
mente è nepotismo, non la parola giusta...ma di certo è adatta!
Io ho violentato Hesse con le sue
parole solo perché questa sera, sarà giusto o meno...l'orologio ha segnato
l'ora esatta!
Esatto. Preciso. Come in un
film...dove le scene sono studiate, le tempistiche delle battute, il giusto
spazio per ogni personaggio. L'ora esatta.
Avete presente Babele? La famosa
torre? No...non sto parlando di Pisa e della pendenza delle sue appendici!
Basta con questa vanità sessuale della città toscana, che poi rischia che sul
più bello scopre di avere problemi d'erezione: ok ce l'hai lunga e curva ma vai
su qualunque sito porno, brazzers o altro, e vedrai sicuramente di meglio. Non
sto parlando di Pisa: parlo di Babele! Leggermente più a Sud...per capirci!
Insomma avete presente? La torre
che aspirava a toccare il cielo....
Cosa accade a chi tenta di
toccare il cielo? Che cade nella completa incomunicabilità!
Che parolone. Incomunicabilità!
Viene difficile pure a leggerla. Eppure è quella. Un muro. Uno spazio. Un vuoto
dove le tue parole cadono nel vuoto.
A cercare di saltarlo, quel
vuoto...si suda. A cercare di passare dall'altra parte...si soffre.
E questo più o meno l'abbiamo
vissuto tutti. Quel momento di passaggio. Quel momento in cui vuoi
capire...dall'altra parte che cazzo c'è? Ci possono volere anni.
Ed è questa la prima volta che
l'orologio segna l'ora esatta: è vero...passare dall'altra parte è difficile,
complicato, a volte anche impossibile. E quando hai capito questo...sei già un
passo avanti.
Se credi alla storia degli
arcobaleni e delle pentole d'oro alla fine dei colori...beh, quando hai capito
che tu sei tu e non puoi cambiare, e non puoi ucciderti per passare dall'altra
parte...è come se ti stessi facendo il bagno in quella pentola. Come Paperon De
Paperoni. Questa è la prima consapevolezza: la prima ora esatta di un orologio
scassato.
Poi.
Poi ti ricordi che siamo nell'era
della rete. Nell'era della comunicazione a chilometri di distanza. Nell'era del
web, dei social network, delle chat su internet: e capisci che per comunicare
con l'altro mondo...non serve più saltare! Non serve più sudare. Esiste un
ponte al di là della comprensione...che rende possibile la comunicazione con
chi hai considerato estraneo fino a cinque minuti fa!
Poi.
Poi ti ricordi che siamo nell'era
in cui quel vuoto fa paura, si...ma non abbastanza da non permetterti di
costruire un ponte. Non abbastanza da non aprire la bocca e parlare. Non
abbastanza da non permetterti di chiarire, di chiedere, di capire. Non siamo
più a Babele. Ok...al cielo non ci siamo arrivati. Ok abbiamo esagerato. Ma
smettiamola di guardarci in faccia e lamentarci del fatto che non ci capiamo.
Proviamo ad imparare la lingua dell'altro. Proviamo a capirci. A capire. A
comunicare. Proviamo a superare il "non abbastanza". Proviamo a farci
pontefici dei nostri rapporti. E questa sarà la nostra ora esatta. La seconda.
Ok. Il passaggio tra un ora
giusta e l'altra è di dodici ore. Un tempo lungo. Un passaggio pesante. Un
passaggio tra la morte e la vita. Un passaggio lento...lento come una lumaca. E
diciamolo, magari le lumache ci fanno anche schifo. Non quelle col guscio che
appena le tocchi si ritirano in se stesse. Quelle che ci danno ribrezzo sono
quelle nude, scoperte, che non possono nascondersi. Quelle. Quelle ci
infastidiscono.
Non è facile capire che alla fine
non è importante stare da una parte e dall'altra, ma che alla fine l'importante
è incontrarsi sul ponte. Comunicare e non rimanere muto.
Non è facile. E per capirlo ci
metti tanto. Vai lento. Come una lumaca.
La verità è che alla fine, saremo
anche orologi scassati...ma quando il ticchettio dei secondi si avvicina
all'ora esatta...la musica della vita ti esplode a tutto volume in una
macchina...pronta a macinare chilometri e chilometri, su strade che non
conosci.