venerdì 30 marzo 2012

Ep. 7 - Amore hai una penna?



“Amore hai una penna?”
“No!”
“Cazzo!”
“Volete ordinare?”
“Si, allora prendiamo un Tequila Bum Bum, dei salatini e una coca cola!”
“Si, e poi volevamo sapere se si può prenotare una canzone.”
“No. Mi dispiace, stasera c’è musica dal vivo!”
“Ah. Ok. Allora…avete per caso una penna?

Appunto, appunto…devo appuntare! Che cazzo devo appuntare?  Che ho preso una cazzo di coca cola perché sono il coglione che guida? Che appunto? Che quello davanti a me legge Dylan Dog? Oh mio dio…Dylan Dog! Un Fumetto…da solo in un locale il giovedì sera? Cos’è? Un pervertito? Che ordina? Un margarita? Margarita e Dylan Dog? Un pervertito. Senz’altro un pervertito.
E questa musica? Aaaaaah.

“Tequila…Buona…Forte…ma…ma cazzo fa ingrassare! Sai quanto cazzo dovrò correre per smaltirla? Questo locale è naif! Certo questo sfigato qua davanti legge fumetti e beve…cosa? Non si sa! Cazzo che sfigato. Accanto stranieri che palle gli stranieri. Gli stranieri sono S T R A N I. Vabbè ma torniamo alla tequila. Sul mio tavolo non c’è solo un bicchiere, ma due. L’altro? Bibita analcolica. Coca. Si perché lui deve guidare. Cazzo che sfiga.

I tavolini di questo locale sono fighissimi, le cameriere per fortuna no…così non le guarda! Ma che cazz...? Tanto non le guarda comunque. Torniamo ai tavolini…Sono a forma di LP. Mi piace. Le luci sono soffuse. Io e lui siamo in attesa del duo che inizierà a suonare. Nel frattempo pazzeggiamo. Anzi…scriviamo. Scriviamo pazzeggiando. È appena entrata una bionda…ma che cazz..?  No, ha delle scarpe con un tacco stratosferico. Luci soffuse. La musica accompagna qualunque cosa stia facendo. Lui è vicino a me. È dolce…a differenza della tequila.
Che tra l’altro è già finita.
Cazzo…era forte!

“Tanto poi il ghiaccio si scioglie” dice lei, e certo! Solo che dopo non è Coca Cola! E’ acqua sporca di coca e lime, amore mio!
Il tavolo accanto è pieno di turisti! Non capisco da dove cazzo vengono. Non capisco. Dylan di guarda intorno... Cazzo guardi? Torna al tuo fumetto.
La musica accoglie. Non capisco.
No! Cazzo! Arriva il venditore ambulante. No grazie non mi serve niente. Non ci serve niente, vero amore? Ecco bravo vai, vai avanti…che qui non spicci niente!
Dylan, cazzo, smetti di guardarci!! Leggi il tuo fumetto e non rompere!
Il negro va al tavolo degli stranieri. Guardali mentre fanno i ciglioni! Vendo, compro, Ah! Ah! Ah! Non capisco.
Loro si. Loro capiscono. Tra stranieri ci si capisce e vaffanculo.
Non capisco.
L’unica cosa che capisco è che…ti amo amore mio!


Builder. Dei Rithma. L’ultima canzone in radio prima che due uomini sulla ventina inizino a cantare versioni acustiche di grandi classici. Beh Builder è più adatta a quello che stiamo per fare. Si. Lasciamo i due amanti nel locale con i loro pensieri. Lasciamo il venditore ambulante. Lasciamo gli stranieri con le loro risate e Mr. Margarita tra le pagine del suo fumetto. Lasciamo camerieri e cameriere. Ecco…la mancia. Tenete. Attraversiamo le mura. Pietra, calcestruzzo, malta e pezzi di scarto. Tutto. Verso l’alto. Builder c’accompagna. Ali. Mettiamo le ali e no…la redbull non centra niente. Vai Rithma, vai così che sei forte! Sempre più in alto fino a toccare le stelle. Stelle. Per la precisione una. La stella centrale della cintura di Orione. Alnilam. Questo è il nome. Più che una stella sembra un buco…si è un buco. Che ne dite? Ci guardiamo dentro? Dai. Vado per primo…ok? Ci stanno due ragazzi, un maschio e una femmina. Stanno parlando. Sembra che si dicano:

“Amore hai una penna?”
“No!”
“Cazzo!”











sabato 17 marzo 2012

Ep. 5 - Ma non è questo il giorno!

Dove sono? Ah si.
Cazzo. Odio questo posto.
Università.
Diavolo. Che sto facendo? Cazzo…esame. Si. Esame. Sto aspettando che questo fottuto esame…inizi. Cazzo, cazzo, cazzo.

“Chi sono io, Gamlin?”
“Sei il nostro re, sire.”
“E vi fidate del vostro re?”
“I tuoi uomini, mio signore, ti seguiranno…

…verso qualunque sorte.”

Ok. Ragioniamo. Sto qui. Seduto. Il libro aperto in mano. Pagina…pagina…centonov…duecentonovantasette.
Argomento? Cazzo leggi.

“…verso qualunque sorte.”

Enfiteusi. Enfiteusi. Che cazzo è? Diritti reali…reali di godimento. Enfiteusi. Porca troia non ricordo un cazzo. Che cazzo di esame è? Privato…diritto privato. Cazzo. Dove cazzo è tutto lo studio fatto? Porca puttana.

“Dove sono il cavallo e il cavaliere. Dov’è il corno che suonava. Sono passati come pioggia sulla montagna. Come il vento nei prati.”

Mesi e mesi a studiare e non ricordo un cazzo. Giorni passati su questi maledettissimi libri. Con la testa che tramontava e gli occhi che confondevano il bianco e il nero. Vaffanculo. Un cazzo.

I giorni sono calati ad ovest, dietro le colline…nell’ombra.

Perché non ricordo niente cazzo? Perché? Ok. Pagina a caso. Di nuovo. Vai. Pagina cinquecentotredici. Vizi della volontà.



Niente.

Cazzo!

Come siamo giunti a questo?

Obiettiva rilevanza dell’errore. Essenzialità dell’errore. No. Niente. Non ricordo un cazzo. E certo…Obiettiva rilevanza dell’errore. Rileviamo.
Errore: non ho studiato.
Vaffanculo. Porca puttana che angoscia. Perché cazzo devo vivere tutta questa fottutissima paura.

Fratelli miei.. vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore!... Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza…

CAZZO! NON RICORDO UN CAZZO. VAFFANCULO…porca puttana….come cazzo faccio?

…ma non è questo il giorno!

E no ce la devo fare. Cosa? cos’è quello? Chi cazzo…ma che fa gioca con l’iPod? Ma che cazzo fa? Cazzo io ho un fottutissimo esame. Sto qui che mi cago sotto e quello accanto a me gioca con l’iPod. Ma poi che cazzo me ne frega a me? Pagina seicentocinquantaquattro. Risoluzione per impossibilità sopravvenuta. Niente. Vaffanculo.

Ci sarà l'ora dei lupi... E degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo…

“Tocca a lei!”
“Si eccomi” Cazzo. CAZZO. CAZZOOOOOO

…MA NON E’ QUESTO IL GIORNO!!!

Ecco. Ora? Che faccio? Scappo? Che cazzo faccio? Dio santo. Non ricordo un cazzo. Cristo. Che cazzo faccio?

Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra! V’invito a resistere…


UOMINI DELL’OVEST…


“YEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”


“Mi scusi…ma che sta facendo? Strilla in un aula? Per giunta durante un esame? Ma vuole essere bocciato?”

venerdì 16 marzo 2012

Ep. 4 - il Tempo di uno Sbadiglio

Luna.

Cratere Giulio Cesare. Ad ovest del Mare della Tranquillità. Base ARMS129.

Mi annoio.

Da qui posso vedere la targa.

Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C.
Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità.

Praticamente identica a quella di Kubrick.

Mi annoio.

Ok. Ora del controllo. A chi tocca? Due sezioni. Sezione USB01 e ADB05. Perfetto. Vediamo cosa accade sulla terra.

Sezione USB01. Due uomini. Stanno litigando. Lui maschio bianco, sulla trentina. L’altro sempre maschio, sempre bianco, sempre sulla trent..no, vent’anni. Li porta male.
Proviamo col sonoro. Modalità audio. ON.

“Allora siamo d’accordo? Io sto qui. Fermo. E tu mi dai un pugno!”
“Ancora non ho capito il motivo di tutto questo.”


Ok. Audio da migliorare. Ma ok. Annoto. Quindi non stanno litigando. Proviamo l’altra.

Sezione ADB05. Un uomo e una donna. Lui, maschio, nero. Avrà si e no 18 anni. Sdraiato su un divano. Lei, donna, bianca. Cinquantina. Seduta su una sedia. Cristo ho beccato una seduta psichiatrica.
Modalità audio. ON.

“Lei capisce…non so perché. Ma l’ho fatto!”
“Senta. Le racconto una barzelletta: allora ci sono questi due topi in una scatola di Skinner.
“Cos..che diavolo è una scatola di Skinner?
“Giusto…lei non lo sa. Allora una scatola di Skinner…”


Audio perfetto. Annoto. Dio che noia. Mi prendo un caffè.


Sezione USB01.
“Stiamo qui. Sono anni che ci trasciniamo in questa merda. Cerchiamo e non troviamo. Sai perché? Perché cerchiamo all’esterno.”
“Ah si giusto…quindi dovremmo invece cercare dentro di noi, no? Si ma questo cosa diavolo significa con il pugno?”
“Hai trovato lavoro l’altro giorno. Cosa hai sentito?”
“Nulla. Tranquillità ma neanche troppo.”
“Vedi? Cosa mi hai detto che è accaduto il primo giorno di lavoro?”
“Ah si. Diavolo. Stavo lì che cucivo. E il capo dietro ad urlare ‘Più veloce! Più veloce!’. Vaffanculo, penso io. Vado veloce. Veloce. E poi mi si infila quell’ago tutto nel dito. Dio che dolore. Avrei voluto uccidere il mio capo.”
“Visto? Dolore. Qualcosa ti tocca dentro e tu finalmente senti qualcosa. Dolore. Ecco perché mi devi dare un pugno. Ho bisogno di sentire uno stramaledetto qualcosa cazzo.”

Sezione ADB05.

Comportamentismo. Questo voleva dimostrare il signor Skinner con le sue scatole e i suoi topi. Mette questo topo nella scatola. La scatola ha un pulsante che fa venire un po’ di cibo nella scatola. Il topo spinge accidentalmente e sbem. Cibo. Mangia e non capisce. Caso. Preme. Sbem. Cibo. Capisce. Allora preme di nuovo e di nuovo e di nuovo. Skinner prende e leva il topo dalla scatola. Comportamentismo dimostrato. Le nuove consapevolezze contro cui sbattiamo per caso influenzano le nostre azioni. Sbem. Cibo.”
“Capito. La barzelletta?


Questo caffè fa schifo. Mi manca la terra. Mi annoio.

E a quanto pare anche quel negro lì.

ADB05.
“Ci sono questi due topi in una scatola di Skinner. E uno dice all’altro: “Guarda sono riuscito a condizionare quell’umanoe l'altro: "...no! non ci credo...!" e l'altro di risposta: "ti dico di si! ...ogni volta che premo quel pulsante lui mi dà del cibo"



A giudicare dal volto del negro…si sta per addormentare.


3,2,1 partenza….. Ffffffffsssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhhhhh


USB01.
“Ok. Allora ti do questo maledetto cazzotto. Dove lo vuoi? Spalla? Braccio?”
Volto! Pieno Volto. E mettici tutta la potenza. Dritto. Sul naso!”
“Cosa? Ma sei scemo? Ti spaccherò il naso…Sei sicuro?”
“No. Sicurezza? No. Solo dopo il pugno lo sarò. Forse.”
“Ehm…ok…allora vado?”
“Vai!”


Fffffffffffffffffffffffffsssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhh



Un cazzotto? Dritto in faccia? Dio questo caffè fa proprio schifo. Perché diavolo si sta facendo dare un cazzotto? Tutto per sentire qualcosa? Il senso della sua vita? Tutta merda. Come questo caffè. Cos’è? Hai bisogno di sbattere contro qualcosa per sentire la tua vita? Deve accaderti qualcosa di brutto per riuscire a vivere il bello? Hai bisogno di farti male per riuscire ad ottenere lo stimolo per vivere?  Coglione. E quel negro? Seduta psichiatrica. Parole di vita. E si annoia. Si addormenta quasi.

ADB05. Modalità audio. On.
Rumore del caffè pronto. Bacchetta di plastica. Girare. Lo zucchero si scioglie nel vortice di caffè. Pronto.
“Vuoi un caffè?”
“Cos..cosa? ah si grazie! Diceva!”
“Dicevo…lei ha subito un influenza dalle azioni altrui, e non lo riconosce perché non considerava minimamente quel contesto. Pensava, insomma, che fosse fuori da quella scatola di Skinner. E invece lei è esattamente come quel topo…”

Fffffffffffffffffffffffffsssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhh

 


Caffè. E niente…si perde. Ha proprio lo sguardo di un negro che si perde. Non ascolta. Caffè e non ascolta. Quell’altro sta per prendere il cazzotto. L’idiota. Pronto ad un ondata di dolore? SBEM, eccolo. Si. Si percepisce il dolore. Il negro dorme, il bianco soffre.

Fffffffffffffffffffffffffsssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhh

 

Eccolo là che soffre. Le lacrime. Cazzo vedo le lacr..
.

Fffffffffffffffffffffffffsssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhh


Che cazzo è questo rumore? Viene da sud.
Disturba. Annoto. Localizzazione attiva.
Sezione NPS00. Identific…

Fffffffffffffffffffffffffsssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhhhh


Cazzo sempre più vicino. Che diavolo è?

USB01. “Cazzo! Che cazzo di dolore. Porca puttana!!
ADB05. “Ohi, mi stai ascoltando?”
NPS00. Fffffffffffffffsssssssssssssssssshhhhhhhhhh

CH…CHE MERDA...UN RAZZO…CAZZO E’ UN RAZZO. CAZZO!!

USB01. “Beh me l’avevi detto tu. Non ce l’avrai con me, vero?”
ADB05. “Cosa? Eh…si! Certo che l’ascolto. Certo! Continui.
USB01. “Sta zitto!!”

CAZZO. ECCOLO. ALLARME. BOTTONE D’ALLARME. CAZZO. TARDI. TARDI. TROPPO TARDI.

NPS00.                   Fsh


ADB05.    Il negro sbadiglia.

martedì 13 marzo 2012

Ep. 3 - Un assaggio di Primavera

Ciao ragazze!!

Scusate l'assenza ma sono stata piuttosto impegnata tra università e lavoro,ma eccomi qui...con un nuovo post outfit! Amo i post outfit!

Domenica mattina avevo programmato una giornata con il mio ragazzo e vista la splendida giornata di sole siamo riusciti a fare una splendida passeggiata! Amo le passeggiate.

La mattina ci siamo incontrati per le 11 e siamo andati a fare un brunch al centro di Roma! Siamo andate in un posto molto carino di nome “Jack Rabbit’s Brunch”. Abbiamo preso una caraffa di succo di arancia insieme, Omelette al prosciutto e formaggio io, con contorno di insalata mista e pane all’avena, e il mio ragazzo, che a proposito si chiama Rudi, ha preso due uova al tegamino accompagnate da un muffin, stile inglese, e un misto di verdure grigliate.
Ragazze da oggi a dieta, perché non ci siamo fermati lì. Per la gioia della nostra bocca e a scapito di un portafoglio sempre più vuoto ci siamo riempiti di dolci. Amo i dolci.

Per iniziare Cookies, tanto per rimanere American Style… Poi Rudi ha preso una morbida torta a base di cocco e scaglie di cioccolato bianco, mentre io, ancora più golosa (ancora di più? Ihihih), mi sono letteralmente ingozzata con un trionfo di cioccolato all’interno e all’esterno. Amo il cioccolato.

Successivamente, dopo aver mangiato tantissimo e benissimo, siamo andati a fare una passeggiata in un parco dove ne ho approfittato per farmi scattare un po' di foto! Amo farmi le foto.

Per la giornata ho scelto un outfit molto primaverile...ho indossato degli shorts neri, calze nere trasparenti con disegnati dei cuoricini, una maglietta a maniche corte nera con particolari in pizzo, un blazer fucsia abbinato a scarpe con tacco altissimo color fucsia!

Amo il fucsia.

Rudi ha cominciato a farmi delle foto stupende. Una sotto l’albero. Il sole che entra a tratti tra rami. CLICK!

Una vicino al laghetto. Guarda i pesci…sono stupendi. Amo i pesci. CLICK!
Una seduta sull’erba. Le dita che sfiorano il verde. Amo la natura. CLICK!
Una mentre lo guardo. CLICK! Con la gamba sinistra alzata dietro. Sapete come quando due innamorati si baciano nei film d’amore. CLICK! Gamba alzata, la tengo con la mano per il tacco. Mi levo la scarpa. CLICK! Mentre cammino verso di lui. CLICK! Ammicco sensuale, e mi avvicino con il tacco in mano. CLICK! Do un bacio in telecamera. CLICK! Alzo il braccio col tacco. CLICK!

E poi affondo il tacco dritto dritto nella sua gola, trapassando laringe e trachea da parte a parte. Il sangue schizza sul mio volto e sul blazer fucsia. Peccato. Amavo il mio blazer.

Tra i gorgoglii di Rudi la macchinetta fotografica cade.

Donna che tenta una tracheotomia glamour con un tacco fucsia 12.

CLICK!



   18 commenti:

1- LucyFashionist89 scrive:
   Ma avevi collane o braccialetti? O non avevi nulla? Bel blog.

2- It's All a Fuckin' Joke scrive:
   Ho visitato il tuo blog, ricambi?
                       
                     
                           .   .   .


(grazie per la collaborazione di http://ladysallthethingsilove.blogspot.it/ )

sabato 10 marzo 2012

Ep. 2 - Lo Sfiorato

ALDIQUA’ JACK DANIEL’S


Questo è un porno

“Si! E allora?”

“Ma dai, levaaa!”

“Cosa? Perché? Guarda…va che porca!”

“Tu sei un idiota! Ma ti pare normale? Mi chiami, mi fai venire qui e mi fai vedere un porno? Tu sei scemo!”

“Aaah ho capito qual è il problema… vuoi far finta? Ok giochiamo…”

“Cos..?”
“Si! Un porno. Oh mio dio. Qui c’è un porno. Oh mamma mia. Dio aiutaci. Vienici a prendere, salvaci da queste fetida terra di sesso animale e pervertiti e portaci via.”
“La smetti? Con questa vocina effeminata sei ridicolo!”
“Dio posaci qui…”
“Smettila”
“Qui nella terra degli ipocriti!”

“Ipoc…ok! Senti…vuoi un discorso serio? Beh non posso fare un discorso serio di ipocrisia e moralità, di Dio e relazioni mentre quella se la fa leccare da un cane! Quindi vuoi parlare? Parliamo…ma spegni quella merda!

“Ok. Ma sei un ipocrita. Sai quanta gente guarda i porno? Il 25% delle ricerche su internet…il 25% delle persone che scrivono su Google…cercano “Milf, Blowjob, FootJob, Teen”, capisci? Sai di quel 25% quanta gente lo ammette? Nessuno. Ipocriti. Sai quante donne vedono il porno?”



…questa discussione non vi interessa…e ora…non interessa neanche a me. Quello…quello è un mio amico. Un malato. Ma ora non mi interessa. Ora sono qui…su questa strada, su questa Mustang del ’67. Cazzo è un film. Forse. Magari non sono nemmeno qua. Magari me lo sto immaginando. Beh la mia immaginazione a volte mi fa capire molte cose della mia vita.

Sai un poco il colpo, lo spavento…fanno il resto.

Insomma la Mustang correva. Io stavo dietro. Davanti guidava qualcuno che conosco. Penso. La strada? Libera e lunga. Il vento in faccia. E in mano? Una bottiglia rettangolare piena di whiskey del Tennessee buonissimo. Oro liquido. L’inferno nella gola. La Mustang va.

ieri sera io guardavo le ballerine mezze nude
ora un attimo e rischiavo di rimaner paralizzato
e allora cosa ho imparato dico che cos'ho imparato

Ok. dov’eravamo? Alla donna vicino a me. Ah no alla bottiglia. Beh accanto a me c’è una donna. Non…non mi ricordo il nome. È mora. Mi bevo un goccio. La guardo. Sento qualcosa. Per lei? No. Ma questo vento cazzo… Più veloce. Ancora più veloce. Sempre più veloc..ehi…aspetta…che cazzo ci fa un semaforo su questa strada. No. No cazzo un semaforo no. Non può essere. Vabbè è verde. No cazzo è giallo. Rallenta. Cazzo rallenta è giallo! Porca puttana….Rosso…fermati cazzo è Rosso.

una macchinina un pò brutta pum pum pum mi viene addosso

Ok. Riassumiamo. Macchina? In aria. Piegata. In diagonale. Ferma. In aria. Alla guida? Il mio amico ha la testa dritta sul volante. Occhi spenti. Dolore. Sangue. Accanto a me, la donna? Non c’è. Non c’è più. Io? Spaventato. In aria. In diagonale. Fermo. In aria.
Davanti ai miei occhi c’è la bottiglia. Ferma. In aria.  Il whiskey dorato fluttua nel parallelepipedo di vetro. Ok. Riassumiamo.

e allora cosa ho imparato dico che cos'ho imparato

Studio. Cosa? Architettura. Il mio più grande desiderio? Progettare. Costruire. Qualcosa di grande, firmato: me! Volevo essere l’autore di una meraviglia. L’artefice della mia felicità. Dio creatore di una stupenda gioia. Architettura? Palazzi? No. Volevo lei. Volevo una famiglia. Volevo fare una famiglia…con lei. E invece? Whiskey dorato accanto a una troia. Volevo dei figli. Volevo giocare a baseball con mio figlio. Gridare “ehi campione” al mio piccolo miracolo e godere del sorriso di mia moglie. E invece? Mustang del ’67 sulla strada in mezzo al Canyon. Volevo il respiro di mia moglie mentre mi baciava davanti all’altare. E invece? Il vento in faccia mentre Jack Daniel’s mi fa l’unzione degli infermi con alcool del Tennessee.
Jack Daniel’s. Perché questa bottiglia sospesa nel vuoto? Perché ora? Perché sono qui?
Aspetta…cos’è? Il riflesso sulla bottiglia. Vedo la macchina. Quella che mi è venuta addosso. Quella.
Alla guida? Lei!

Dio mi ascolti? Se esiste vita dopo la morte. Perdonami. Se la reincarnazione è reale. Ti prego. Voglio appartenere a lei. Se esiste redenzione, voglio innamorarmi di nuovo di lei. Se tutto questo non è reale, voglio ricominciare da capo. Voglio vivere.

Viva la vita, viva l'amore, viva il tuo sapore
viva ogni istante e viva ogni momento e ogni passaggio
e ogni varco, ogni raggio, ogni soffio di vento,
viva anche l'inverno e viva il tramonto
e viva ora l'estate che ha portato l'estate
e viva l'immenso che mi porto dentro.

giovedì 8 marzo 2012

Ep. 1 - Si comincia

MENTE LOCALE

“All in!!!”

Cosa? Vaffanculo!!!!
Cazzo…All in? Cazzo.
Che cazzo ha in mano…porca puttana…
Allora dai…cazzo aspetta. Fai mente locale. Cazzo.
Ma quante cazzo di volte dico cazzo?
Cazzo! Chi se ne frega!

Mente locale. Si. Dove sono? Scantinato…buio…tutto buio…tutto tranne questa luce calda sopra questo fottuto tavolo. Il tavolo. Si il tavolo. Verde! Ovvio…carte, ci sono carte, cazzo si è una partita di poker…come ci sono arrivato? In macchina? No…nessuna macchina…magari avessi una fottuta macchina…sono venuto qui in bicicletta…parcheggiata dietro l’angolo perché mi vergognavo. Cazzo sto in uno scantinato, con la luce su questo fottuto tavolo verde da gioco…tante carte e io non ho neanche una cazzo di macchina.

Smettila di dire cazzo, cazzo!

All In…giusto…ha fatto All in…se solo sapessi quanti cazzo di modi mi stanno venendo in mente per ucciderti mentre quelle merdosissime mani spostano le fisches al centro del tavolo.

Mente locale. Radio…sento la radio…eccola…no…non è una radio…è uno di quei fottuti aggeggi dove attaccare il tuo maledetto iPhone…musica…che musica? Pink Floyd! Cazzo se mi piacciono…canzone? Money!!! Bene…cazzo se mi piace…ma ora quelle cazzo di parole sembrano una presa per il culo…vaffanculo Pink….vaffanculo Floyd…cazzo!

Soldi…uno spasso…nuova macchina, caviale, quattro stelle per sogni ad occhi aperti. Si cazzo. Sarò qualcuno

Mente locale. Poker Texas Hold’em…Cosa cazzo ho sul tavolo…cinque carte sul tavolo….due in mano…quattro carte del tavolo sono scoperte…cinque e tre di picche poi donna di quadri e un cinque, sempre quadri. Ultima carta ancora da scoprire. In mano? Ho Asso e quattro di picche. Lui?

“All In!!” mano sulle fiches, tutto al centro. Prende le carte e le butta sul tavolo. Fante e Donna…PICCHE! Cazzo. Che cazzo ti fai all in con una sola fottuta coppia? Certo se esce picche è colore. Ma all in? PERCHE’?
Ok ragioniamo...ragioniamo, facciamo mente locale, che cazzo ho io? Per ora? NULLA! Ho perso tutti i soldi e questa è l’ultima cazzo di mano…se lascio non avrò altra possibilità…se entro posso vincere tutto…e posso non vincere un cazzo. Smettila di dire cazzo.

Mente locale. Entrambi possiamo fare colore. Se esce picche è colore. Un picche qualunque vince lui, ha carte più alte! Ma se esce il due…il due di picche cazzo…Scala a Colore…superiore a qualsiasi colore di merda…vinco.

Mente locale. Due di picche…mi serve il due di picche. Ci sono 5.108 possibilità nel poker di fare colore. Stiamo lavorando su un solo seme. Picche. quindi un quarto. 5108 diviso quattro sono 1277 possibilità che Lui vinca. Quante possibilità ho io? 40 sono in totale nel poker diviso quattro 10. 1277 contro 10. Cazzo.
Smettila di dire cazzo.
Ok sai che ti dico? Vaffanculo…ci sto…cazzo si…punto tutto…ce la posso fare…si cazzo!
Smettila di dire CAZZO!!!

ALL IN!!!! E VAFFANCULO!!
Butto le carte per terra…faccia di merda hai visto? Colore anch’io! Più basso del tuo si! Vaffanculo che cazzo ti ridi…se esce un fottuto due di picche guarda come t’inculo! E guarda come rido io. Girate quella cazzo di carta, cazzo.
Smettila di dire cazzo.
Soldi, così dicono, sono la radice del male di oggi.
Il sassofono di Dick Parry incalza su quell’iphone di merda.
Due di picche…cazzo, smettila di dir…CAZZO GIRATE QUELLA CARTA DI MERDA!
Ora la chitarra di David Gilmour mi manda a fanculo…manda a fanculo tutti!
Due di picche…mi serve quella cazzo di carta…ironico. Due di picche...solo un anno fa stavo su quelle scale a fare il ridicolo. A piangere, cazzo...tutto per un fottuto ennesimo due di picche. E ora? Un due di picche su questo tavolo e in mano mia le chiavi del paradiso! Due di picche cazzo.
Smettila di dire…


Poi girano la carta.